Programmi di Social Housing
Programmi costruttivi volti alla realizzazione di alloggi con finalità sociali destinati alla locazione.
Per affrontare la progressiva carenza di risorse a fronte di una crescente domanda abitativa, il Comune di Parma ha introdotto dai primi anni 2000, un nuovo un approccio strategico in cui l’edilizia sociale viene intesa come un elemento di "compensazione" derivato dalle remunerazioni dei capitali investiti in progetti di sviluppo immobiliare, configurandosi come prestazione pubblica attesa a fronte di iniziative private di intervento.
Questo nuovo approccio ha consentito di disporre di numerose aree di attuazione pubblica in vari ambiti urbani attraverso le regole introdotte nelle convenzioni urbanistiche, permettendo la realizzazione di programmi di produzione di alloggi con finalità sociali a prezzi calmierati.
Il Comune di Parma ha attivato molteplici programmi di housing sociale di seguito elencati:
PARMABITARE: realizzazione di 8 immobili ERS (Edilizia Residenziale Sociale) per un numero complessivo di 102 alloggi nelle zone di San Prospero Ovest, Corcagnano, Paradigna, Vicomero, Vicofertile Sud, Via Ferrarini-Pezziol.
CASADESSO: realizzazione di 3 immobili ERS per un numero complessivo di 138 alloggi da occupare temporaneamente per tre anni rinnovabili per altri 24 mesi concessi a giovani coppie, nuclei monogenitoriali e lavoratori in mobilità geografica. Le zone interessate dall’intervento sono state le seguenti: Via Spadolini, Vicofertile Sud e Via Zanzucchi.
PARMA SOCIAL HOUSE (PSH): realizzazione di 16 immobili ERS per un numero complessivo di 708 alloggi destinati a giovani coppie, nuclei monogenitoriali, famiglie numerose e nuclei con almeno un anziano di età superiore ai 70 anni e studenti. L’intervento ha riguardato le seguenti zone: Via Chiavari, S. Eurosia, Via La Spezia, Via Budellungo, Rossi e Catelli.
In particolare, con quest’ultimo importante progetto, sono stati realizzati nuclei urbani e residenziali che, oltre ad offrire alloggi a prezzi e canoni calmierati alle famiglie con redditi più contenuti, hanno arricchito la dotazione dei servizi sociali, favorendo la formazione di nuove comunità e processi di integrazione e scambio con il quartiere esistente.